Anche se per Natale mancano ancora dieci
giorni, il nostro sindaco e la sua maggioranza si sono voluti fare un regalo in
anticipo, ingaggiando due “nuovi” consiglieri comunali che andranno a
ingrossare le fila a sostegno del Governo cittadino. Probabilmente questo
episodio segna il momento più disgregante di
questa Amministrazione con la propria cittadinanza, approfondendo quel distacco
già percepito e
proclamando che ciò che avviene tra le
mura di Palazzo Lucarelli é una gestione di
pochi, quasi privata ormai: si rimarca che, seppur con scarse possibilità economiche e di investimento (legate alle scelte
nazionali, ma talvolta dipendenti da infelici decisioni degli ultimi due anni),
l’immobilismo e la gestione del poco e del piccolo – purché ben spartito – può assurgere a ideologia di governo.
Ora la maggioranza é più
salda, il carrozzone messo su due anni e mezzo fa viaggia su binari più tranquilli!
Non ci soffermiamo sulle scelte e sui
motivi che hanno portato i due consiglieri a “voltar gabbana” e neanche
pensiamo che questa novità muti la natura
politica della maggioranza consiliare, che non ne ha mai avuta una: infatti con
l’innesto di due eletti nelle liste di CentroDestra alle ultime Amministrative,
non si sposta di un millimetro il baricentro politico su cui si regge
quest’Amministrazione che al suo interno vede davvero un po’ di tutto
(CentroSinistra oggi sempre più Centro, ex
esponenti dell’ormai defunto PDL, esponenti del civismo cittadino che
notoriamente hanno sempre avuto vicinanza al CentroDestra), ma sottolinea il
totale disinteresse di questa Amministrazione ad avere un’idea di governo, che
possa riguardare l’analisi o la progettazione di azioni a medio o lungo termine
per la nostra Città. Tutto deve essere
lasciato al quotidiano, al contingente, all’emergenza e decidere di volta in
volta cosa fare, con chi c’é in quel momento a
sorreggere la proposta, spesso a metterci la pezza, per risolvere i problemi e
rimanere in sella.
Certo la collocazione politica di questa
Amministrazione può sembrare l’ultima
delle impellenze che i cittadini, a partire da quelli più fervidamente dimuriani, richiedono in
questo momento: ma domani? Tra un anno? Dovremo ancora assistere a lunghi ed
estenuanti tira e molla in maggiornaza, a tranelli o ricatti a Sindaco e Giunta
per avere qualcosa o qualcuno al posto desiderato? Dovremo sempre temere che
durante ogni riunione del Consiglio Comunale ci possa essere il colpo di scena,
il coniglio dal cappello dettato dagli umori del momento di pochi che si
sentono trascurati?
Dovremo davvero rinunciare a considerare la
gestione dei questa Città come una questione
“pubblica”? Rassegnarci ad osservare le diatribe personali, le invidie e
gelosie tra questo o quel consigliere, i capovolgimenti di posizione come se
fossimo impotenti spettatori di un “reality show”? E i prossimi passaggi da
opposizione a maggioranza o viceversa dovremo deciderli con il televoto, per
avere ancora l’illusione che il voto dei cittadini serva a qualcosa?
Noi del Circolo «Enrico Berlinguer» di Sinistra
Ecologia e Libertà non abbiamo mai creduto a questo progetto, tanto da
deciderne di non farne parte già prima dei ballottaggi delle ultime
Amministrative, ma davvero la realtà sta superando le più tristi aspettative.
Ci chiediamo inoltre quale prospettive
possano avere i nostri ex alleati di coalizione, PSI e PD, ad essere promotori
o silenziosi sostenitori di operazioni di questo tipo: che messaggio pensano di
dare alla cittadinanza? Quali ideali o principii potranno mai sostenere un
domani? Con quali forze politiche o movimenti potranno pensare di dialogare?
L’unica sensazione é che stiano cercando di gettare le basi per
un disegno per l’avvenire in cui possano esserci ancora dentro tutti, una
futura coalizione vincente di Destra-Centro-Sinistra, o ancor meglio di un dimurismo
omnicompresivo, in cui trovino posto i protagonisti di oggi, che siano
ingaggiati o ingaggianti, e tenga in piedi l’attuale stato di oligarchia
sammaritana.
Ciò
che resta é che le storie e le
differenze politiche degli uni e degli altri vanno sempre più evaporando, così come la speranza di un domani migliore per
la nostra Città.
Santa Maria Capua Vetere, 16 Dicembre 2013